La scorsa settimana, nel canale Rio Ferrone di Pianezza (TO), è stato rinvenuto un esemplare di Macrochelys temminckii, specie comunemente nota come “tartaruga alligatore”. L’esemplare è stato catturato dai Carabinieri Forestali del Comando “Piemonte” e consegnato al CANC (Centro Animali Non Convenzionali) di Torino, struttura dell’Ospedale Veterinario dell’Università di Torino con sede a Grugliasco.
La Macrochelys temminckii è la testuggine palustre più grande del Nord-America, caratterizzata da un’elevata aggressività e da un morso estremamente potente. Una particolarità di questa specie consiste nella presenza di un’appendice linguale con cui simula il movimento di un verme, per attrarre nelle sue fauci i pesci di cui si ciba. L’esemplare trovato nel torinese pesa 15,7 kg e ha un carapace lungo circa 40 cm, misure dunque abbastanza contenute rispetto ai cento chilogrammi e al metro e mezzo di lunghezza di un adulto.
Non è la prima volta che una di queste tartarughe viene rinvenuta nel nostro paese anche se erano oramai due anni che non si registravano altri episodi. Gli ultimi ritrovamenti sono avvenuti nei pressi del bacino della diga del lago di San Liberato a Narni (TR) e nel laghetto comunale di Lucinasco (IM), ove in sette mesi sono state recuperate diverse Macrochelys temminckii e Chelydra serpentina.
Da inizio anno è proprio quest’ultima specie, anch’essa vietata e inserita nell’elenco degli animali che possono costituire pericolo per la salute e l’incolumità pubblica, ad attirare l’attenzione degli esperti e non solo. Sono stati infatti quattro gli esemplari di tartaruga azzannatrice catturati in meno di quaranta giorni in due comuni confinanti nella periferia nord di Roma. Ricordiamo che, in caso di avvistamento, il consiglio è quello di non avvicinarsi e di segnalare subito la sua presenza ai Carabinieri Forestali, cercando comunque di non perdere di vista l’esemplare.