In un’abitazione privata nel comune di Alice Castello (VC), i Carabinieri Forestali del Nucleo CITES di Torino hanno scoperto e sequestrato 13 testuggini terrestri custodite illegalmente, in assenza della documentazione necessaria a dimostrarne la legittima provenienza. L’operazione, condotta nei giorni scorsi, si inserisce nell’attività di contrasto al traffico e alla detenzione irregolare di specie protette.
Nello specifico, si trattava di 11 Testudo hermanni e 2 Testudo graeca, entrambe specie protette a livello internazionale e inserite nella Convenzione di Washington (CITES), che regola il commercio di fauna e flora in pericolo di estinzione. L’uomo che le deteneva, un cittadino residente nel paese, non è stato in grado di fornire certificati di origine, documentazione di acquisto né microchip identificativi: elementi obbligatori per legge.
La normativa: tutela e responsabilità
In Italia, la detenzione di animali appartenenti a specie protette come le testuggini terrestri non è vietata in assoluto, ma deve avvenire nel rispetto delle norme europee e nazionali, che prevedono l’obbligo di:
- identificazione individuale tramite microchip,
- certificato CITES di origine legale,
- registrazione presso l’autorità competente.
La mancata osservanza di questi obblighi non solo è illegale, ma può compromettere la tracciabilità degli esemplari e alimentare il mercato nero di animali selvatici, ancora oggi un business molto fruttuoso. Chi viola queste regole rischia sanzioni severe: da sei mesi a due anni di reclusione e multe fino a 150.000 euro, ai sensi del D.lgs. 230/2017 che recepisce le direttive comunitarie in materia di CITES.
Specie a rischio: perché la protezione è necessaria
Le testuggini di Hermann e le testuggini greche, pur essendo abbastanza diffuse in ambiente domestico, sono animali la cui popolazione selvatica è in calo a causa di:
- perdita di habitat,
- incendi e attività agricole intensive,
- bracconaggio e commercio illegale.
La Testudo hermanni, autoctona di diverse regioni italiane, è particolarmente vulnerabile poiché spesso viene sottratta illegalmente dal suo ambiente naturale. La Testudo graeca, invece, è originaria del bacino del Mediterraneo e soggetta ad un forte commercio internazionale, spesso illegale o non tracciato.
Il destino degli esemplari sequestrati
Dopo il sequestro, tutti gli esemplari sono stati affidati a un centro di recupero autorizzato, dove saranno sottoposti a controlli sanitari, identificazione e valutazione comportamentale. Solo dopo un’attenta analisi, le autorità valuteranno se gli animali potranno essere reimmessi in natura (per le specie autoctone) o se resteranno in custodia permanente presso strutture specializzate.
L’importanza della corretta informazione
Questo episodio conferma quanto sia ancora diffusa la scarsa consapevolezza riguardo alle regole che tutelano le testuggini terrestri. Molti cittadini acquistano o ricevono in regalo questi animali senza sapere che sono specie protette e che richiedono documenti precisi per essere detenute legalmente.
Chiunque voglia prendersi cura di una testuggine deve ricordare che non si tratta di un “animale da cortile”, ma di un essere vivente che può vivere oltre 50 anni, con esigenze ambientali, nutrizionali e legali ben precise.