Anche se l’estate quest’anno tarda ad arrivare, le eliche delle imbarcazioni e gli utensili da pesca (ami, reti, ecc) già hanno fatto molte vittime tra le tartarughe marine presenti nei nostri mari. Infatti negli ultimi giorni sono state trovate decine di carcasse spiaggiate di “Caretta Caretta“.
Di seguito alcuni degli episodi di quest’ultima settimana…
Cetraro (Calabria)
Esemplare di oltre 50Kg trovato giovedì 30 maggio dai proprietari del “Lido dei Pini” dove è spiaggiata. Il veterinario che l’ha visitata, il Dr. Giorgio Kruklidis, le ha trovato due buchi sulle pinne posteriori causati quasi sicuramente da uncini per pescare.
Gioiosa Marea (Sicilia)
Trovata inizio settimana scorsa sull’arenile di Gioiosa Marea in stato di decomposizione. Ancora sconosciuta la causa della morte.
Grisolia (Calabria)
Ritrovata da alcuni associati del “Dog Aid” di Scalea in un tratto di spiaggia tra Santa Maria del Cedro e Grisolia. A primo impatto sembrerebbe un esemplare adulto ma i veterinari incaricati stanno analizzando la carcassa per risalire ai reali motivi della morte.
Ventimiglia (Liguria)
Trovata da alcuni bagnanti incastrata tra gli scogli del complesso di grotte di Balzi Rossi, nei pressi di Ventimiglia. L’esemplare, di oltre un metro di lunghezza, è stato consegnato ai veterinari dell’Asl di competenza. Erano visibili sulla carcassa evidenti segni di ferite.
Amantea (Calabria)
Ritrovata sull’arenile di Coreca da due passanti attivisti del Wwf. Avvertita la Capitaneria di Porto, sul posto si è recato (anche se non in servizio quel giorno) il Comandante della locale Delegazione di Spiaggia, De Caria. La carcassa di oltre 45Kg sarà esaminata per capire i motivi della morte.
Chieuti (Puglia)
Ritrovata sabato primo giugno da un passante che ha subito avvertito la Guardia di Finanza di Torre Fantine. La carcassa di oltre un metro e mezzo è stata rimossa dai veterinari dell’Asl per essere trasferita in un centro specializzato.