La spiaggia protetta all’interno del Parco di San Rossore (23mila ettari totali di estensione) in Toscana è sempre stata inaccessibile per i turisti, al fine di evitare che il fragile ecosistema ricco di rarità floristiche e faunistiche venisse rovinato.
Ciò nonostante, a ridosso delle festività d’estate, la spiaggia è stata spesso “vandalizzata” da bagnanti arrivati con imbarcazioni private ormeggiate anche vicinissimo alla riva, rovinando così la vegetazione ed anche i nidi delle Caretta caretta.
L’Ente Parco ha quindi lanciato il progetto “SOSteniamo la spiaggia” che garantirà la visita guidata lungo i sentieri fino ad ora inaccessibili al pubblico a bordo di un mezzo ecologico o su di un dromedario, inoltre permetterà di fare il bagno con tanto di immersioni accompagnati da biologi marini e di partecipare a tante altre iniziative che avranno come scopo principale la divulgazione delle informazioni utili alla salvaguarda delle ricchezze naturali di questo Parco.
L’ingresso sarà consentito previa prenotazione e a pagamento per massimo 25 persone al giorno (lunedì chiuso).
Il progetto sperimentale avrà la durata di tre anni e si spera possa riportare su queste spiagge le condizioni ideali per la nidificazione e quindi la riproduzione delle tartarughe marine Caretta caretta ma anche del raro volatile fratino (Charadrius alexandrinus) simbolo della Tenuta di San Rossore.
Il tratto di spiaggia a ciò dedicato sarà quello tra l’area a sud della Stacca di Bocca di Serchio fino alla zona a nord del Gombo (quelle de Le Marinette). Il tutto sarà delimitato con pali e funi sulla terra ferma più boe per il tratto di mare antistante all’area; inoltre sarà esposta anche della cartellonistica informativa, in cui saranno riportate anche le salate multe previste per coloro che verranno beccati a pescare, ad occupare la spiaggia senza permesso e a fare tutto ciò esterno al regolamento.
“Dimenticati l’ombrellone: scopri un nuovo modo di vivere il mare di San Rossore”