Quando le persone sentono parlare delle Isole Galapagos, di solito si immaginano immediatamente un pittoresco paradiso tropicale inesplorato, ricco di fauna selvatica, comprese appunto le enigmatiche testuggini giganti.
L’ultima cosa che può venire in mente è sicuramente l’allevamento di bestiame o la produzione di caffè. Molti sono spesso scioccati nello scoprire che questo arcipelago conta circa 30.000 abitanti ed è visitato da quasi 300.000 turisti ogni anno.
«Quando parlo alle persone della mia ricerca sulle tartarughe e della loro interazione con le fattorie dell’isola di Santa Cruz alle Galapagos, sono comprensibilmente confuse» ha affermato Kyana Pike, dottoranda alla “James Cook University”. «Tuttavia, il pittoresco paradiso di Darwin non è immune dai conflitti tra la conservazione della biodiversità e il soddisfacimento delle esigenze di una popolazione umana in crescita».
Durante la stagione secca, principalmente adulti migrano dalle aride pianure verso gli altopiani umidi più ospitali, come oramai accade da millenni. Persino il biologo esploratore inglese notò alcuni sentieri ben consunti creati da questi giganti goffi che si dirigevano verso pascoli più verdi. Al giorno d’oggi, la stragrande maggioranza degli altipiani verdi e lussureggianti è dedicata a bestiame e colture, e dunque le testuggini devono condividere questa terra con gli agricoltori.
Le testuggini delle Galapagos sono specie endemiche fondamentali per la salute e la stabilità dell’ecosistema e preservare le popolazioni è di primaria importanza. La sfida dunque è capire il modo migliore per sostenere sia le esigenze degli allevatori che quelle dei rettili e si sta cercando di ricavare le risposte utilizzando i dati di localizzazione dei tag GPS applicati sui carapaci di diversi esemplari.
Le informazioni ottenute sono state abbinate a sofisticati modelli di movimento degli animali ed alle informazioni sulle fattorie. Questo ha permesso di scoprire che in media le testuggini trascorrono circa 150 giorni nell’area agricola, soprattutto gli individui maschi adulti, visitando in media solo quattro diversi allevamenti.
Interessante poi sottolineare che in gran parte rivisitano sempre le stesse fattorie, utilizzando inoltre solo una piccola parte di esse. Conoscere questi particolari aiuterà ad avere un quadro della situazione più chiaro, riuscendo pian piano a capire come bilanciare le esigenze delle testuggini e degli allevatori delle Galapagos.
Fonte: www.oryxthejournal.org