Due segnalazioni nel giro di pochi giorni e in due regioni diverse hanno riportato l’attenzione pubblica e scientifica sulla presenza — purtroppo non rara — di una delle tartarughe classificate tra le più pericolose al mondo: la Chelydra serpentina. Una specie esotica, aliena per il nostro ecosistema, che può raggiungere dimensioni importanti e che possiede un morso in grado di causare gravi lesioni, persino l’amputazione di una falange.
Scandicci (Firenze), 20 giugno 2025
Il primo ritrovamento è avvenuto a Scandicci, alle porte di Firenze, dove una tartaruga di grandi dimensioni è stata avvistata mentre si muoveva lungo una strada urbana. L’intervento dei Carabinieri Forestali e del Nucleo CITES ha permesso il recupero in sicurezza dell’animale, successivamente identificato come un esemplare adulto di Chelydra serpentina, con un carapace lungo circa 40 cm.
L’animale era già stato notato il 5 giugno scorso, quando aveva attraversato di corsa via della Prata spaventando una ragazza durante la sua corsa mattutina. In quell’occasione, la segnalazione alle autorità arrivò solo diverse ore dopo, poiché inizialmente la specie non era stata riconosciuta. Solo grazie a un video condiviso con un amico si è compreso che si trattava di una tartaruga azzannatrice, ma nel frattempo l’animale si era dileguato.
Il nuovo avvistamento e la tempestiva segnalazione hanno quindi consentito di intervenire correttamente e di mettere in sicurezza un esemplare che rappresentava un concreto pericolo per persone e animali.
Morlupo (Roma), 22 giugno 2025
Pochi giorni dopo, un altro esemplare di Chelydra serpentina è stato scoperto nel giardino privato di una villetta della zona residenziale di Morlupo, a nord della Capitale. È stato il cane di casa, un golden retriever, a scorgere l’intruso mentre si crogiolava al sole nei pressi della piscina e ad abbaiargli contro, attirando l’attenzione dei proprietari. Subito è partita la segnalazione alla Guardia Forestale, che ha operato insieme all’etologo Andrea Lunerti per catturare l’animale.
L’esemplare, di dimensioni considerevoli rispetto alle tartarughe che siamo abituati a vedere in Italia, è stato sequestrato e consegnato a un centro autorizzato. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma l’evento ha generato allarme, soprattutto per la presenza di bambini nel quartiere.
“Può sembrare lenta, ma la reazione è fulminea: un morso del genere non lo dimentichi” – ha commentato Lunerti.
Nord di Roma: una zona a rischio?
Il caso di Morlupo si aggiunge a una lunga serie di ritrovamenti preoccupanti negli ultimi anni nella zona a nord della Capitale. Nel 2023 e 2024 sono stati documentati almeno cinque casi confermati:
- A Capena e Morlupo, tra metà maggio e inizio luglio 2023, furono catturati quattro esemplari tutti in contesti urbani o residenziali.
- A gennaio 2024, un quinto esemplare giovane fu rinvenuto nelle acque della Palude di Torre Flavia.
Questa frequenza anomala di segnalazioni ha fatto ipotizzare la presenza di un nucleo riproduttivo o di una serie di abbandoni concentrati in una stessa area, rendendo necessaria una sorveglianza attiva e mirata nella zona nord di Roma.
Altri casi recenti: Modena ed Empoli
Negli ultimi mesi si sono verificati altri due episodi simili:
- Esattamente due mesi fa, una tartaruga azzannatrice è stata recuperata nei pressi di un lago a Casinalbo, nel comune di Formigine (MO). L’esemplare, lungo circa mezzo metro, è stato avvistato da un passante e prontamente messo in sicurezza dai volontari del Centro Fauna Selvatica Il Pettirosso. La detenzione della specie è vietata in Italia, e i Carabinieri Forestali del Nucleo CITES hanno avviato le indagini per identificare il responsabile dell’abbandono, potenzialmente perseguibile penalmente.
- Una tartaruga azzannatrice è stata trovata a fine maggio sotto un’auto in via Pratovecchio a Empoli, in piena area urbana. L’esemplare, con un carapace di circa 35 cm, è stato recuperato in sicurezza dai Carabinieri Forestali e affidato al Centro didattico WWF. Si tratta con ogni probabilità di un animale abbandonato da privati. La Procura ha aperto un’indagine: ignoti sono stati denunciati per abbandono, detenzione illecita e possesso non autorizzato di animale pericoloso, in violazione delle norme europee e nazionali.
Un rischio serio per persone e ambiente
La Chelydra serpentina è una tartaruga originaria del Nord America, che può vivere oltre 30 anni e superare i 30 kg di peso. È estremamente aggressiva fuori dall’acqua e dotata di un morso potente e fulmineo. In Italia, a seguito del Decreto del Ministero dell’Ambiente del 19 aprile 1996, è inserita tra gli animali che possono costituire pericolo per la salute e l’incolumità pubblica e di cui ne è vietata la detenzione (salvo rarissime eccezioni).
Cosa fare in caso di avvistamento?
- Non avvicinarsi.
- Non tentare di toccarla o contenerla.
- Segnalare subito al 1515 (Carabinieri Forestali) o al Nucleo CITES.
- Se possibile, monitorare a distanza per agevolare il recupero da parte dei tecnici.