Negli ultimi dieci giorni, tutte o quasi le regioni italiane costiere sono state interessate da vari ritrovamenti di carcasse o di esemplari di tartarughe marine in difficoltà al largo o già spiaggiati.
Questo fenomeno è “caratteristico” della stagione invernale, quando a causa degli improvvisi cambiamenti climatici e delle mareggiate sono tantissime le tartarughe recuperate in fin di vita o già decedute. Sembra dunque al momento senza una reale spiegazione questo aumento di casi, con l’estate alle porte.
Dalle coste della Sicilia a quelle della piccola isola di Filicudi, dagli arenili campani a quelli laziali, così come in Toscana, in Emilia Romagna ed in Puglia, senza dimenticare la Calabria. Proprio in quest’ultima regione infatti, un apneista della “Diving Megale Hellas” domenica ha trovato una Chelonia mydas intrappolata a 20 metri dalla riva in una rete illegale.
La piccola tartaruga verde era purtroppo appena deceduta ed a nulla è servito il celere intervento degli operatori del vicino centro di recupero. Ricordiamo che questa specie, a differenza delle Caretta caretta, è decisamente rara nelle acque italiane ma questo esemplare rappresenta già il terzo rinvenuto senza vita nel 2021.