Erano diversi giorni che si attendeva la prima deposizione di Caretta caretta sulle coste della Sardegna, soprattutto dopo le due tracce di emersione senza nidificazione rinvenute tra lunedì e venerdì scorso. Mai però ci si aspettava di avere una giornata così movimentata come quella di ieri, con una traccia ispezionata in mattinata sulla spiaggia Li Junchi di Badesi (SS), con una tartaruga in deposizione avvistata nella tarda serata sulla Spiaggia del Poetto a Quartu Sant’Elena (CA) e infine con un secondo esemplare segnalato da un turista sulla spiaggia di Cea a Tortolì (NU).
Nel 2022 l’unico nido di tartaruga marina deposto sulle spiagge sarde era stato individuato proprio sull’arenile di Tortolì, da cui poi nacquero quarantacinque hatchlings. Un trend negativo rispetto ai quattro nidi del 2020 e agli undici del 2021 ma comunque in linea con l’andamento nazionale.
Quest’anno invece, in Italia sono attualmente stati messi in sicurezza un numero di nidificazione al di sopra di ogni aspettativa ed è probabile che venga stabilito un nuovo record. La Regione Sardegna, che fino a oggi non era stata ancora interessata da questo lieto evento, potrebbe contribuire in maniera concreta a questo risultato, cominciando con le due deposizioni confermate nel sassarese e nel cagliaritano e con l’ispezione da effettuare nel nuorese.
Spostandoci ben più a sud, esattamente nel cosiddetto “tacco d’Italia”, in quel Salento dove oltre a trovare acque cristalline è possibile anche assistere alla nidificazione di tartarughe marine. Nella nottata tra venerdì e sabato, due esemplari hanno scelto le spiagge leccesi per deporre le proprie uova, portando il totale dei nidi pugliesi a sei, di cui quattro proprio su arenili salentini.
Ieri mattina il personale del CRTM di Calimera (LE), coadiuvato dal gruppo di volontari “SEATURTLE Watcher” e col supporto del drone per il monitoraggio dall’alto, ha individuato ben sei tracce di uscita dal mare, di cui due semplici entrata-uscita ad “U”, due tentativi non andati a buon fine e due nidificazioni confermate.
Il primo dei due nidi ad essere ispezionato e ufficializzato è stato quello di Torre San Giovanni, frazione di Ugento (LE), trovato nello stesso campeggio in cui si è già avuta una deposizione il due luglio e le cui uova, come avvenuto proprio per il precedente nido, sono state traslocate in una posizione migliore poichè deposte in prossimità della battigia. Il secondo invece, è stato messo in sicurezza sull’arenile di Pescoluse, frazione balneare di Salve (LE), con il prezioso supporto della macchina comunale.