Il forte vento e le intense mareggiate che hanno colpito nell’ultima settimana le coste italiane da nord a sud, hanno restituito alle spiagge, come avviene spesso ogni inverno, decine di carcasse di tartarughe marine.
I 150 chilometri di litorale che collegano Civitavecchia (RM) a San Felice Circeo (LT) sono stati quelli maggiormente interessati, con ben dodici esemplari recuperati in pochi giorni, di cui solo meno della metà trovati ancora in vita.
Tra le Caretta caretta salvate, ce ne sono anche due lunghe appena una decina di centimetri ed una molto grande liberata sulla spiaggia di Ardea (RM) da un passante, il quale ha notato l’esemplare aggrovigliato in un ammasso di nylon che le stava segando il collo.
Purtroppo la situazione non è migliore se ci si sposta più a sud. E’ di ieri la notizia del ritrovamento di una carcassa tra i rifiuti portati dal mare sulla spiaggia di Castel Volturno (CE), mentre poche ore fa sono state segnalate altre due tartarughe in decomposizione avanzata a Casal Velino (SA); a queste bisogna poi aggiungere l’esemplare rinvenuto sabato a Salerno.
Sicilia e Sardegna sono state loro malgrado anch’esse colpite da questo fenomeno dello spiaggiamento di Caretta caretta, con diverse tartarughe trovate senza vita. Fortunatamente però, da queste due isole sono arrivate anche delle buone notizie. Infatti, i militari della Guardia Costiera di Milazzo (ME) hanno salvato un esemplare avvistato in difficoltà al largo della costa messinese, mentre a Porto Torres (SS) dei pescatori hanno liberato una piccola tartaruga finita per sbaglio in un sacco da strascico.