Lo scorso 3 novembre, l’ex presidente del Tavolo per la riqualificazione dei Parchi e delle Ville Storiche di Roma, Marco Doria, aveva denunciato sul suo profilo Facebook il degrado dell’area urbana di “Ponte di Nona”, in particolare di un luogo di bivacco di clochard in cui venivano regolarmente uccise e consumate decine e decine di testuggini palustri probabilmente prelevate dalle fontane e dai laghetti comunali.
Dopo quasi sei mesi, Doria è tornato nello stabile abbandonato di Via Pietro Corti, trovando al suo interno una ragazza intenta a sistemare una griglia posta su un fuoco acceso tra i rifiuti. Accanto a lei, ancora una volta, sono state rinvenute diverse carcasse di tartaruga, di cui alcune sporche di sangue “fresco”.
L’ex delegato all’ambiente del Municipio VI ha immediatamente segnalato alle autorità competenti tale episodio ma la donna tra i 30 e i 35 anni è scappata prima dell’arrivo degli agenti della Polizia di Roma Capitale. La ragazza è una senzatetto probabilmente sudamericana, che parla solo spagnolo ed è già nota a chi lavoro in questo ambiente.
La segnalazione e le foto scattate da Marco Doria sono state consegnate alle forze dell’ordine, che hanno aperto un’indagine per mettere fine a questo scempio e al degrado dell’edificio.