Nella notte tra domenica 17 e lunedì 18 marzo, un esemplare di “Caretta caretta” di circa 70cm di lunghezza è stato recuperato nelle acque al largo del quartiere reggino di Pellaro (RC) grazie alla segnalazione di un diportista.
La tartaruga galleggiava e si muoveva con difficoltà a causa della stanchezza ma soprattutto della zavorra in cui era rimasta impigliata. Purtroppo il groviglio composto da diversi metri di lenza, da un pezzo di legno e addirittura da un cerchione di una bicicletta, ha compromesso le pinne anteriori che molto probabilmente dovranno essere amputate.
Afrodite, così è stato ribattezzato il rettile, è stata presa in cura dal personale del Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone (RC) per i primi soccorsi; nei prossimi giorni sarà il chirurgo Antonio Di Bello (DiMeV – UniBa) ad effettuare una visita più specifica per capire se c’è ancora una minima possibilità di salvare i due arti.