Le spiagge del Mar Mediterraneo rappresentano una delle incubatrici di uova di Caretta caretta e Chelonia mydas più importanti del mondo occidentale, con migliaia di nidi individuati e messi in sicurezza ogni anno principalmente sulle coste della Grecia, della Turchia e della Libia e con numeri minori anche su quelle cipriote, egiziane, libanesi, siriane, tunisine e italiane.
Negli ultimi anni però, il numero di deposizioni segnalate sulle spiagge della nostra penisola è cresciuto costantemente, arrivando al record di nidi nella stagione di riproduzione del 2020 (n. 249), subito superato l’anno successivo con le 256 nidificazioni identificate grazie al monitoraggio attivo, alle segnalazioni di privati cittadini o in seguito a schiuse a sorpresa.
Il riscaldamento globale sta causando lo spostamento delle aree di deposizione sempre più verso l’Occidente e l’Italia è uno degli Stati testimoni di tale migrazione. Quest’anno, in particolare, il numero di nidi individuati sulle spiagge italiane è già altissimo e ieri è stata raggiunta e superata addirittura quota centosessanta (nel 2022 erano 50, nel 2021 erano 92, nel 2020 erano 68).
Da domenica, oltre alle nidificazioni segnalate nei precedenti articoli, sono stati confermati più di dieci nuovi nidi. Uno sulla spiaggia di Cea a Tortolì (NU), il terzo sardo di quest’anno; poi sulla Costa dei Gelsomini (RC) due nidi lunedì mattina, uno ieri e quattro oggi tutti messi in sicurezza da “Caretta Calabria Conservation”; uno a lido di Noto (SR) lunedì e uno stamani sulla spiaggia di Arenella a Siracusa, entrambi traslocati per necessità in una posizione migliore dalla biologa marina del WWF Oleana Prato; due sulla Spiaggia dei Conigli a Lampedusa (AG), di cui uno deposto lo scorso 6 luglio; uno a Terracina (LT) ieri con 106 uova e uno a San Felice Circeo (LT) stamani; uno all’Elba (LI) lunedì, sulla spiaggia di Fetovaia, e uno stamani a Marina di Camerota (SA), traslocato da Érica Moura, borsista della SZN “Anton Dohrn” di Napoli.
Le ultime ispezioni che hanno rivelato la presenza di uova sono state confermate poco fa dalla biologa Prato sulla spiaggia di San Lorenzo a Noto (SR), su quella di Bruca, frazione di Scicli (RG), su quella di Maganuco, frazione di Modica (RG) e su quella di Portopalo di Capo Passero (SR), in località Isola delle Correnti. Le segnalazioni sono arrivate rispettivamente stamani dalla Capitaneria di Porto di Avola (SR), nella nottata tra l’8 e il 9 luglio da Antonino Bonvento e Irene Raimondo che hanno visto una tartaruga abbandonare la spiaggia sciclitana, stamani dal signor Palazzolo a passeggio sull’arenile modicano e infine da Elena Tumeo, volontaria catanese in vacanza.
Considerando i numeri delle annate passate, tenendo conto soprattutto dell’andamento di quest’anno e poi con alcune tracce di emersione ancora da ispezionare, si può quasi azzardare che il numero di deposizioni totali a fine anno possa essere superiore alle 300 unità, se non addirittura alle 400. Non ci resta che attendere e continuare nel frattempo a godere di questa magnifica stagione di riproduzione.