Nelle notti tra il 16 ed il 19 agosto scorso, la Sicilia fu interessata da tre tardive nidificazioni di Caretta caretta, rispettivamente sulla costa sud-orientale a Marina di Modica (RG), su quella più a nord a Capo d’Orlando (ME) e sul litorale occidentale in località “Cannelle” a Porto Empedocle (AG).
Il primo nido a schiudere è stato quello messinese, colpito nei mesi successivi alla deposizione da mareggiate, temporali e temperature decisamente basse per una tranquilla incubazione, ma nonostante ciò, lo scorso 28 ottobre la biologa marina Oleana Olga Prato, operatrice WWF e attivista del progetto “Life EuroTurtles“, ha annunciato la fine della schiusa che ha “consegnato” al mare 47 neonate, su un totale di 91 uova deposte.
Nella notte tra il 3 ed il 4 novembre, dopo un’attesa di 78 giorni, è fuoriuscita la prima piccola tartaruga dal nido ragusano, trovata vagare in difficoltà sulla sabbia dal signor Antonio Agosta, il quale ha immediatamente avvertito i volontari Antonietta Iacono e Antonio Terranova presenti sul posto, raggiunti in seguito dal più esperto Pietro Lancetta.
Si è invece ancora in attesa delle tartarughine dalla deposizione agrigentina, ove i volontari e gli operatori del WWF Licata attendono con ansia la loro fuoriuscita.
Ma quelli di Marina di Modica e di Capo d’Orlando non sono stati gli unici hatchlings sbucati in Sicilia nell’ultima settimana. Infatti, altri 31 hanno invaso la spiaggia della frazione di Agnone Bagni (SR), 18 quella di Sampieri a Scicli (RG) ed addirittura 53 su 66 uova sono quelli nati dalla deposizione avvenuta su una duna dell’arenile di Pachino (SR), in contrada Chiappa.
Dunque, le coste della più grande isola del Mediterraneo hanno stregato le tartarughe, che hanno qui fatto capolino a fine maggio e che ancora continuano a regalare gioie ai residenti siciliani.