Dalla quasi estinzione alla nascita di oltre quattrocento piccole Batagur baska, grazie al KWBC di Sundarbans

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All’inizio del ventunesimo secolo, gli esperti di fauna selvatica avevano ufficializzato la scomparsa dai corsi d’acqua bengalesi delle tartarughe Batagur baska, specie portata al declino sia a causa dei prelievi indiscriminati di adulti e uova per scopi alimentari e sia dall’alterazione e dalla distruzione dell’habitat naturale.

Nel 2008 però, in alcuni corpi idrici delle città di Noakhali e Barisal, nel Bangladesh meridionale, i ricercatori trovarono un totale di quattro esemplari maschi e altrettanti di sesso femminile. Si decise di prelevare queste tartarughe per tentare la riproduzione in cattività e aiutare così la salvaguardia della specie.

Le prime schiuse furono un vero successo, con addirittura 94 hatchlings nati presso l’ospedale veterinario di Gazipur. Nel 2014 tutti gli esemplari furono trasferiti al “Karamjal Wildlife Breeding Centre” di Sundarbans, dove ancora oggi è attivo lo stesso progetto di riproduzione.

«Abbiamo allevato molto seriamente questa specie di tartarughe in via d’estinzione. Ogni anno abbiamo decine di uova qui deposte» ha dichiarato al Daily Star Azad Kabir, responsabile del centro. Nel 2017 furono 57 le uova schiuse su un totale di 63 deposte da due femmine. L’anno dopo furono 21 i piccoli trovati da un totale di 46 uova deposte sempre da due diversi esemplari. Nel 2019 fu rinvenuto un solo nido con 32 uova, tutte schiuse dopo due mesi di incubazione.

In appena nove anni sono state oltre quattrocento le baby sbucate dalla sabbia ma di queste solo una minima parte è stata rilasciata, in quanto si attende il raggiungimento di una stazza che dia maggiore sicurezza di sopravvivenza. Lo scorso anno, in occasione del centenario della nascita del leader fondatore del Paese, Bangabandhu Mujib (non festeggiato nel 2020 e nel 2021 causa pandemia di Covid-19), furono rilasciati ben dodici esemplari, di cui dieci provenienti dal centro. Tutte le tartarughe furono dotate di un dispositivo GPS, per seguirne il percorso e sperare di scovare altre popolazioni non note in natura.

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