Escludendo la schiusa a sorpresa dei giorni scorsi verificatasi sull’isola di Ischia (NA), la Sicilia ad oggi è l’unica regione interessata seriamente in questo 2022 dalle nascite di tartarughe marine.
Dopo la schiusa con numeri più che alti del primo nido deposto in Italia nella stagione di nidificazione in corso a Linosa (AG), nella provincia di Agrigento altre due diverse spiagge sono state sorprese dall’invasione di piccole Caretta caretta sbucate all’improvviso a distanza di ventiquattro ore tra loro.
Nel tardo pomeriggio di ieri però, ad aggiungersi a tutte queste nascite sono state tre tartarughine che hanno bucato le prime uova deposte la notte tra il quattro e il cinque giugno scorso sulla spiaggia di Gela (CL).
Dopo qualche ora, a mezzanotte circa, il volontario Giombattista Di Giacomo si è goduto lo spettacolo notturno, in totale solitudine, sull’arenile di Randello a Scoglitti (RG). Era stato proprio lui a trovare le tracce lasciate da mamma tartaruga la mattina del cinque giugno, consentendo poi la messa in sicurezza del sito da parte della biologa marina Oleana Olga Prato.
Purtroppo però, oggi si registra anche una brutta notizia che arriva direttamente dalla spiaggia salentina di Torre dell’Orso a Meledugno (LE). Il personale del Centro Recupero Tartarughe Marine di Calimera (LE) è intervenuto sull’arenile a seguito di una segnalazione riguardante la presenza di alcune uova sulla sabbia. Giunti sul posto si sono subito resi conto che la Caretta caretta aveva deposto troppo in prossimità della riva e il mare aveva già invaso la camera d’incubazione e portato via la maggior parte delle uova e dunque non c’è stato nulla da fare.